Alla faccia dell'interfaccia
MARIO ROSSI NE "IL MANIFESTO DELLA MALA INTERAZIONE"
Oh, che onore veder nelle librerie il mio nuovo successo editoriale!
Niente male per un ex barman che si diletta nella scrittura di racconti
sull'interazione uomo-prodotto!
Ma come nasce questa mia nuova composizione letteraria? Beh,
dopo essermi per anni illuso che della mancata usabilità di certi
prodotti fossero responsabili i soli progettisti senza empatia - e spesso
anche senza speranza - ho di recente appreso e sperimentato l'esistenza
di un malsano linguaggio di cui siamo invece inconsapevoli costruttori noi fruitori di applicativi, social o apparati di pubblico (ab)uso.
Dopo aver demolito la figura del Designer ne “Il tramezzino nascosto - Storia di una necessaria vendetta”, la protagonista e musa ispiratrice del mio nuovo successo editoriale "Il Manifesto della mala interazione"
è proprio questa popolazione di maldestri utenti digitali: un
esercito di giullari della messaggistica istantanea, del posta e
condividi, del commenta e fuggi, dell'osserva e deridi, del leggi ma
ignora, dell'usa e calpesta.
Artefici di un botta-riposta ormai divenuto frenetico e sbrigativo, autori di un rumore di fondo tanto perpetuo quanto dispersivo, abbiamo trasformato il dialogo utente-utente e utente-oggetto in un vero e proprio manifesto della cattiva interazione.
Il testo in questione è una raccolta di bizzarri casi d'uso
rintracciabili nel quotidiano, dove è proprio l'utilizzatore finale a maltrattare gli
strumenti di corrispondenza istantanea [o i dispositivi erogatori di un
servizio X] dando vita a messaggi fumosi o fuorvianti, sintomatici di
un'ingiustificata pigrizia esecutiva e cognitiva.
1) Io non vengo;
Di queste allegre storielle ne ho potute scegliere soltanto due, le sole non censurabili dai "poteri forti":
1) Io non vengo;
2) Dio, che gente!
Io non vengo
Venerdì 20 Aprile, ore 10.30
Whatsapp - gruppo "Friends and more"
Breve premessa circa il nome del gruppo: more non è la traduzione inglese di "e molto più" alias "Amici e oltre" [figuratevi, sarebbe stato fin troppo facile e intuitivo!] e non è neanche da intendersi come donne dai capelli scuri, bensì more in quanto frutti di bosco.
E in italiano, per giunta, tanto per infondere un pò di mistero. “Cominciamo bene!” esclamereste voi grattandovi il capo.
Valida alternativa sarebbe stata l'espressione - più trasparente e onesta - "Friends and Blackberries", ma optarono per lo stridente abbinamento inglese-italiano; una rovinosa soluzione multilanguage capace di dar luogo a ben tre possibili interpretazioni:
1. Amici e donne dai capelli scuri;
2. Amici e frutti di bosco;
3. Amici ed oltre.
"Ma tanto ...noi lo sappiamo, è una roba nostra", perché mai struggerci per semplificar la vita ai lettori o a eventuali nuovi partecipanti alla chat?
Bando alle ciance (e ai libretti d'istruzione/spiegazione), veniamo al dunque.
Un giorno il sottoscritto Mario Rossi invia una semplice domanda al gruppo in questione dando involontariamente il la a un simpatico festival dell'inconcludenza:
MARIO ROSSI: Ciao ragazzi, Sabato prossimo ci sarà l'inaugurazione del mio bar!
Chi di voi viene? Ho bisogno di saperlo con certezza così da preparare un numero sufficiente di sedie e ordinare le vivande. Grazie!
Stefano: Io non posso
Luca: Io sarò a Milano per lavoro, scusami
Serena: Oh no! Proprio sabato! Vengono i miei a Roma e pensavamo di fare un giro in centro... Se mi libero ti dico..
Emilio: Raga, io non riesco.. Sorry
Amanda: Mario scusami, vorrei tanto ma ho un esame il 31 e sono ancora in alto mare
Gaia: Boh, ti faccio sapere il giorno prima, sto incasinata!
Lino: È che sabato viene Stella da Venezia e pensavo di portarla a Calcata. Magari ti faccio sapere come sto messo
Il Gufo: Noooo, ho già preso altri impegni per quel sabato! Non si può posticipare?
Fausto: Per me è più no che sì, ho il corso di tango!
MARIO ROSSI: OK ragazzi, ma ho chiesto CHI VIENE
Marcellone: Mi spiace Mario, io non riesco
Mirella: Io ho le gemelle con le placche alla gola, se non si rimettono credo di no!
Giacomo: Certo, ci sono! Indirizzo?
Milena: Dove? Cosa?
Albino: Cavolo, non mi rileggo 20 messaggi, raga.. Mi dite di che parlate?
Giulio: Io non posso, ho il braccio ingessato sino al 15 maggio!
Edo: Io non riesco, ho il concerto della Turci
Giada: Sto incasinata, ti dico martedì
Stefy: Pure io, ti faccio sapere giovedì
Lauretta: Io devo portare Boldo dal veterinario, devono asportargli un lipoma.
Renato: Io ho la partita di calcetto, non riesco proprio!
Massimo: Eh? Mi son perso
Valerio: Calcetto pure io! Daje Renato, stavolta li stendiamo!
Marika: Io no!!
Elena: Io nemmeno ..
Albino: Raga, mi dite di che parlate? Mi si è impallato il cell e non riesco a scorrere i messaggi
Claudia: Alby, dicono che non vengono. Mi sa che non riesco neanche io
Stefano: Io non posso
Luca: Io sarò a Milano per lavoro, scusami
Serena: Oh no! Proprio sabato! Vengono i miei a Roma e pensavamo di fare un giro in centro... Se mi libero ti dico..
Emilio: Raga, io non riesco.. Sorry
Amanda: Mario scusami, vorrei tanto ma ho un esame il 31 e sono ancora in alto mare
Gaia: Boh, ti faccio sapere il giorno prima, sto incasinata!
Lino: È che sabato viene Stella da Venezia e pensavo di portarla a Calcata. Magari ti faccio sapere come sto messo
Il Gufo: Noooo, ho già preso altri impegni per quel sabato! Non si può posticipare?
Fausto: Per me è più no che sì, ho il corso di tango!
MARIO ROSSI: OK ragazzi, ma ho chiesto CHI VIENE
Marcellone: Mi spiace Mario, io non riesco
Mirella: Io ho le gemelle con le placche alla gola, se non si rimettono credo di no!
Giacomo: Certo, ci sono! Indirizzo?
Milena: Dove? Cosa?
Albino: Cavolo, non mi rileggo 20 messaggi, raga.. Mi dite di che parlate?
Giulio: Io non posso, ho il braccio ingessato sino al 15 maggio!
Edo: Io non riesco, ho il concerto della Turci
Giada: Sto incasinata, ti dico martedì
Stefy: Pure io, ti faccio sapere giovedì
Lauretta: Io devo portare Boldo dal veterinario, devono asportargli un lipoma.
Se sta bene e siamo a casa entro l'ora di pranzo faccio un salto!
Renato: Io ho la partita di calcetto, non riesco proprio!
Massimo: Eh? Mi son perso
Valerio: Calcetto pure io! Daje Renato, stavolta li stendiamo!
Marika: Io no!!
Elena: Io nemmeno ..
Albino: Raga, mi dite di che parlate? Mi si è impallato il cell e non riesco a scorrere i messaggi
Claudia: Alby, dicono che non vengono. Mi sa che non riesco neanche io
Albino: Ma dove? Cosa?
MARIO ROSSI: All'inaugurazione del mio locale.. Sai, mi ero stancato di preparar tramezzini sotto padrone. Mi sono aperto un locale tutto mio: Goi-to-Bar, in Via Goito 11 (zona Stazione Termini).
Riformulo la domanda: SABATO 31 CHI-DI-VOI-VIENE?
Albino: Caspita, ora ho capito! ti faccio sapere dopo
Isa: Sarò alla casa di Ostia con Manuel dal 28 in poi, quindi verremo di sicuro!
Luigi: No, non posso, ma se mi libero ti dico!
Il Nano: Scusa Mario, Vale mi ha chiesto di accompagnarla a Sabaudia dalla madre che si è appena operata di calcoli renali ...Credo che la notte abbia paura a star sola, resteremo da lei nel fine settimana.
Fulvia: Mannaggia, non riesco! Pure io al concerto della Turci
Gimmy: Non credo, ti chiamo domani
Michelino: Io non posso, ho un battesimo
Salvo: Nemmeno io!
Albino: Niente, non riesco. Peccato! :-(
Kriss: Gtyuuuuuuuurrueerprrrrrrsssstt
David: Uhm, Gimmy mi ha chiesto di comprargli il triciclo nuovo e sono libero solo quel giorno! Uhm, uff …non puoi spostare a Domenica? No, chiedo eh
Kriss: Scusate, ero in moto e avevo il cell in tasca. Mi è partita la tastiera
Kriss: Cmq no
Eva: Ci sono!
Kriss: Non credo di farcela
Kriss: Mi perdoni? Se è ti chiamo io! Kiss Kiss dalla vostra Kriss!
———
Tipo 1 - il tonto
Tipo 2 - il logorroico
Dunque, vogliamo provare a fare ordine suddividendo questo nutrito
gruppo di cialtroni in categorie? Ripercorrendo pazientemente i vari
momenti e dinamiche della conversazione è possibile delineare gli
identikit di ben cinque tipologie di soggetto:
Tipo 1 - il tonto
È il caso - numericamente più rappresentato - che vede coinvolti tutti, ad eccezione di Giacomo, Isa ed Eva.
Sebbene la domanda sia chiara, diretta e concisa, il tonto
sceglie di ignorarne il significato fornendo proprio la risposta non
richiesta: io NON vengo. Tale soggetto, come se non bastasse, tende
anche a emulare il comportamento errato dell’interlocutore che lo
precede, replicando “nemmeno io vengo”. Oltre a produrre entropia, non aggiunge nulla alla conversazione; si rivela del tutto improduttivo nel suo operoso ma inutile dispendio di energie nel segnalare una mancata presenza (corredata di dettagliata giustificazione, per giunta).
Eppure, in uno scenario utopico, mi sarebbe bastato poter svolgere
una banale operazione aritmetica contando il numero dei sì, qualora me
ne avessero forniti.
Sì, perché non avevo chiesto chi NON venisse, avevo chiesto chi venisse, persino ribadendolo in maiuscolo!
Il tonto non ha compreso alcunché della domanda posta; più tonti
insieme son stati quindi capaci di comporre uno sciame di informazioni
fragoroso, incomprensibile, inusabile.
Tipo 2 - il logorroico
Luca, Serena, Amanda, Lino, Mirella, Giulio, Edo, Lauretta,
Renato&Valerio (gli Holly e Benji di turno) e Fulvia rappresentano
il prototipo del fruitore verbalmente incontinente.
Il logorroico avverte l’urgenza di fornire
indesiderati dettagli circa la propria esistenza attraverso i più
disparati racconti del quotidiano. Non solo allunga il brodo
trasformando la chat in un torrente di contenuti ingombranti e
assolutamente fuori tema, ma intasa l'App rallentando le prestazioni del
povero dispositivo ospitante nonché le tempistiche di consultazione dei
dialoghi.Tipo 3 - l’indeciso
Ed ecco arrivare i rinforzi: Gaia, Fausto, Giada, Luigi, il Nano, Gimmy, Claudia.
Ma io mi domando e dico: quale oscura ragione spinge l'indeciso a palesare sentimenti di titubanza e perplessità lasciandomi in bilico per un periodo di tempo indefinito?
Attendere l'epilogo delle proprie faccende domestiche/personali per
poi poter finalmente rispondere "Sì, posso!" - qualora si fosse liberato
da incombenze/gessi/placche - gli avrebbe arrecato un qualche
turbamento? Tacere avrebbe costituito un'insanabile falla nel serrato ritmo narrativo?
Tipo 4 - il disturbatore
Il Gufo, David che tentano addirittura di posticipare l’evento e - ciliegina sulla torta - Kriss, che irrompe con una
sorta di pernacchia (forse digitata premendo ripetutamente la tastiera
col fondo schiena, boh) per poi seguitare a molestarci con un irritante
messaggio suddiviso in ben quattro puntate; la regina dei disturbatori, prima d’abbandonar definitivamente la scena, ci delizia con
l'inquietante cacofonia “kiss kiss da Kriss”.
Tipo 5 - la vittima
Giacomo, la coppia Isa-Manuel ed Eva, evidentemente i soli membri con
del sale in zucca, mi comunicavano il fatidico Sì (un sì vero, si
intenda) con tanto di quesito di approfondimento
"Indirizzo?"; salvifiche risposte affermative sparse qua e là in un
flusso infinito di io-non-vengo/io-nemmeno/poi-ti-dico .
Scorgo persino un Massimo, una Milena e un Albino - poi sprofondato
nell'abisso degli indecisi - chiedere delucidazioni in merito
all'incomprensibile accadimento ("Eh? Mi son perso", "Dove? Cosa?")
i quali - a differenza mia - si rivelavano temerari nel manifestare il proprio sconcerto circa l'indecifrabile significato dei
contenuti.
Azzarderei persino un Tipo 6 - l'astenuto, il solo - assieme alla vittima - dotato di buon senso e della salvifica capacità di comprensione del testo scritto.
Di loro (vittime virtuose) mi resi conto per puro caso e solo dopo
aver trascorso una buona mezz'ora a scandagliare nervosamente la chat a
caccia di una risposta affermativa utile, sviluppando una tendinite
acuta!
E' come se avessi dovuto distinguere e cogliere delle margheritine in un fitto cespuglio d'ortiche frammiste a ramaglie; come se, in procinto di
interrogare, una Professoressa chiedesse: "Chi si offre volontario
oggi?" e ogni membro della classe rispondesse “Io no”, “Io no”, "Io nemmeno", "Io mi giustifico", "Io lo saprò tra quindici minuti".Azzarderei persino un Tipo 6 - l'astenuto, il solo - assieme alla vittima - dotato di buon senso e della salvifica capacità di comprensione del testo scritto.
Risultato finale?
- Di oltre 40 "messaggi", solo 5 si rivelano realmente utili (astenuti compresi);
- circa il 90% dei contenuti assume un mero scopo riempitivo;
- oltre 30 persone si dilettano in un'attività di trascrizione del tutto afinalistica;
- 4 persone si son presentate al locale, di cui una imprevista - la
povera, dimenticata Eva - in quanto inghiottita dall'impetuoso vortice
Kriss.
Ricordo sempre quanto disse un mio bravo professore d’informatica del liceo: "Vedi Mario, l'intelligenza del progettista risiede nel realizzare interfacce "a prova di stupido", capaci cioè di prevederne le mosse e gestirne eventuali male interazioni o errate interpretazioni. Talvolta però, per quanto tu possa esserti calato nel ruolo dell'utente stupido, potresti accorgerti di non esser stato "stupido abbastanza" da scongiurare tutte le cattive interazioni/interpretazioni che possono presentarsi nella realtà".
Un chiaro esempio di vita quotidiana...
RispondiEliminaEsatto, un esempio lampante di (in)usabilità utente-indotta
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